FOTOVOLTAICO: dichiarazione annuale di consumo 2020 in scadenza al 31/03

Fotovoltaico: dichiarazione annuale di consumo 2020 energia elettrica in scadenza al 31/03/2021

VAI ALL’UTILITY IMPIANTI A CESSIONE TOTALE

VAI ALL’UTILITY PER IMPIANTI FOTOVOLTAICI A SCAMBIO SUL POSTO

E’ ormai imminente la scadenza del 31 marzo, per l’invio telematico all’Agenzia Dogane e Monopoli della Dichiarazione Annuale di Consumo (Mod. AD-1) per l’anno 2020.

L’adempimento è obbligatorio per tutti gli impianti fotovoltaici con potenza > 20 kwp. Le sanzioni previste in caso di inadempimento vanno dai 500 € ai 3000 € fino nei casi più gravi alla sospensione dell’incentivo da parte del GSE.

DICHIARAZIONE ANNUALE CONSUMO

Tale obbligo è previsto dal TUA (Testo Unico Accise), che all’art.53, commi 1 e 2, individua i soggetti obbligati al pagamento dell’accisa sull’energia elettrica e all’art.53 co.8 impone a quegli stessi soggetti di presentare la dichiarazione annuale di consumo. La dichiarazione va fatta anche per soli usi esenti. Inoltre l’art.53-bis individua altri soggetti a loro volta obbligati a presentare la dichiarazione.
Esistono quindi tre tipi di SOGGETTI tenuti alla dichiarazione che sono definiti come segue:
• OBBLIGATI CON LICENZA
• OBBLIGATI CON AUTORIZZAZIONE
• NON OBBLIGATI

COME INVIARE LA DICHIARAZIONE ANNUALE CONSUMO

In precedenza si usava il software Elettricità dell’Agenzia Dogane: si scaricava, si compilava la dichiarazione, si firmava digitalmente ed inviava attraverso il STD (Servizio Telematico Doganale).
Obbligatoriamente a partire dalla dichiarazione del 2020, che si presenta entro il 31 marzo 2021, la modalità di invio è cambiata drasticamente.

  • MODALITA’ U2S – User to System: si utilizza un’applicazione web fruibile dal portale delle Dogane (Portale Unico dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – PUDM), per cui non è necessario dotarsi di un apposito software.
  • MODALITÀ S2S – System to System: si utilizza una piattaforma software apposita, per cui bisogna dotarsi di un apposito software sviluppato da terzi.

Nelle utility proposte spieghiamo come usare l’applicazione web.
Cosa fare quindi, se siete arrivati a ridosso di scadenza come sempre? Le scelte sono 2:
1° scelta – vi rivolgete al call center dogane 800257428 dove, al netto delle attese, vi diranno qualche cosa alla volta, e probabilmente perderete ore ed ore del vostro tempo prima di capire, oltre ai frequenti blocchi del sito di assistenza (abituatevi a questa schermata)

2° scelta – utilizzate le utility predisposte dallo Studio. Nella migliore delle ipotesi ci vogliono 30 minuti, nella peggiore 1 ora (e non un giorno intero come sarebbe senza questa mini guida). E’ necessario essere in possesso di CNS o SPID

COSA C’E’ NELLE UTILITY

Le utility sono due, e coprono gran parte delle casistiche di impianto fotovoltaico aziendale

1) UTILITY IMPIANTI A CESSIONE TOTALE

2) UTILITY PER IMPIANTI FOTOVOLTAICI A SCAMBIO SUL POSTO (Uso Esente Accisa)

Ogni utility comprende:
1) UTILITY EXCEL per ricavare i dati da inviare all’Agenzia Dogane ed anche per tenere un registro informatico dei valori annuali in modo da avere sempre le dichiarazioni pronte;
2) e-book in pdf che spiega:
– come usare l’utility
– come fare la dichiarazione per questo tipo d’impianto, passo per passo, con esempi reali, e i casi particolari (ad es. il cambio di contatore in corso d’anno);
– la NUOVA PROCEDURA DI INSERIMENTO E INVIO TELEMATICO DELLA DICHIARAZIONE (novità di quest’anno – valido per ogni tipo di impianto).

Tutta la procedura è stata pensata per poter essere utilizzata subito da chiunque, anche dal meno esperto.

 

Bandi Regione Marche: Area di crisi fermano maceratese

Area di crisi fermano maceratese, al via il bando a sostegno della trasformazione digitale della imprese

Fonte: Regione Marche – comunicato del 23.3.2021 – Studio Astolfi

LINK CON TUTTA LA NORMATIVA

Titolo: POR FESR 14-20 – ASSE 1 – AZIONE 1.3 e ASSE 3 – AZIONE 7.1 – AREE DI CRISI COMPLESSA FERMANO MACERATESE – Sostegno a progetti di trasformazione digitale dei processi produttivi, nell’ ottica del Piano Impresa 4.0, e all’ acquisizione di servizi specialistici di innovazione – € 1.953.364,50
Procedura: Bandi per la concessione di finanziamenti
Data di pubblicazione: 25/03/2021
Scadenza: 05/05/2021
Area organizzativa: SERVIZIO ATTIVITA’ PRODUTTIVE, LAVORO E ISTRUZIONE
Struttura: P.F. PROMOZIONE E SOSTEGNO ALLE POLITICHE ATTIVE PER IL LAVORO E CORRISPONDENTI SERVIZI TERRITORIALI E AREE DI CRISI
Contatto: Massimo Gaspari
Email contatto: massimo.gaspari@regione.marche.it
Telefono contatto: 0736 3075276
Ente: Regione Marche
Soggetti ammessi beneficiari: micro, piccole e medie imprese manifatturiere e di servizi di produzione in forma singola

Fondi stanziati: € 1.953.364,50

Contributo: 40%

Spesa minima ammissibile: € 40.000

Spesa massima ammissibile: € 80.000

Allegati:


Elenco Comuni Ammessi

  • Carassai
  • Altidona
  • Campofilone
  • Fermo
  • Lapedona
  • Monterubbiano
  • Monte Urano
  • Monte Vidon combatte
  • Moresco
  • Pedaso
  • Petritoli
  • Porto San Giorgio
  • Monte San Martino
  • Penna San Giovanni
  • Belmonte Piceno
  • Falerone
  • Francavilla d’Ete
  • Grottazzolina
  • Magliano di Tenna
  • Massa Fermana
  • Monsampietro Morico
  • Montappone
  • Monte Giberto
  • Montegiorgio
  • Monteleone di Fermo
  • Monte San Pietrangeli
  • Monte Vidon Corrado
  • Montottone Ponzano di Fermo
  • Rapagnano
  • Servigliano
  • Torre San Patrizio
  • Monte San Giusto
  • Montegranaro
  • Porto Sant ‘Elpidio
  • Sant’Elpidio a mare
  • Civitanova Marche
  • Montecosaro Morrovalle
  • Potenza Picena
  • Tolentino
  • Corridonia

Codici ateco ammessi

LINK COMUNICATO STAMPA

MARTEDÌ 23 MARZO 2021  16:50
Area di crisi fermano maceratese_ al via il bando a sostegno della trasformazione digitale delle imprese

E’ stato approvato il bando POR FESR 14-20 a “Sostegno a progetti di trasformazione digitale dei processi produttivi, nell’ottica del Piano Impresa 4.0, e all’acquisizione di servizi specialistici di innovazione di prodotto, processo, organizzativa e commerciale” nell’Area di crisi industriale complessa del distretto pelli-calzature fermano-maceratese.

L’obiettivo dell’intervento è quello di contribuire, in funzione anticiclica, allo sviluppo produttivo e occupazionale di un territorio della Regione Marche riconosciuto nel dicembre 2018 come “area di crisi industriale complessa”, attraverso la realizzazione di progetti volti a incentivare le Smart Technologies del Manufacturing, ovvero miranti ad introdurre le tecnologie digitali nel processo produttivo nella logica del 4.0 e l’acquisizione di servizi all’innovazione tecnologica, strategica, organizzativa  e commerciale impattanti su tutta la catena del valore, integrati con programmi occupazionali, in risposta anche all’emergenza economico sanitaria da Covid -19.

La dotazione del bando è pari a € 1.953.364,50 di risorse europee.

Gli interventi di cui al presente bando dovranno essere realizzati nei Comuni dell’AREA DI CRISI COMPLESSA FERMANO MACERATESE.

Le domande potranno essere presentare sulla piattaforma SIGEF dalle ore 10:00 del 26 marzo 2021 alle ore 13:00 del 05 maggio 2021.

INTRASTAT: sanzioni applicabili – aggiornamento 2021

INTRASTAT: sanzioni applicabili – Aggiornamento marzo 2021

Le violazioni in materia possono riguardare sia la presentazione dei modelli Intrastat sia i dati riepilogati ai fini fiscali, sia i soli dati statistici.

VIOLAZIONI E SANZIONI INTRASTAT DATI FISCALI 

Dalla lettura dell’art.11 co.4 D.Lgs. 471/1997 sono sanzionabili:

  • omessa o tardiva presentazione degli elenchi riepilogativi,
  • incompleta, inesatta o irregolare compilazione,

Non si applicano invece sanzioni per:

  • correzione spontanea dei dati inesatti e l’integrazione dei dati mancanti,
  • correzione dei dati inesatti e l’integrazione dei dati mancanti entro il termine di 30 giorni dalla richiesta dei competenti uffici doganali.

In pratica le violazioni e relative sanzioni sono le seguenti:

  • Omessa presentazione INTRASTAT: Sanzione da 500 a 1.000 euro
  • Presentazione tardiva entro 30 giorni dalla richiesta dell’ufficio: Sanzione ridotta al 50% – da 250 a 500 euro
  • Presentazione elenco incompleto, inesatto o irregolare: Sanzione  da 500 a 1.000 euro
  • Regolarizzazione entro 30 giorni dalla richiesta dell’ufficio o regolarizzazione spontanea dell’interessato: nessuna sanzione
  • Regolarizzazione degli errori od omissioni dopo la constatazione da parte dell’Amministrazione: 100 euro (1/5 del minimo)

RAVVEDIMENTO OPEROSO

Il ravvedimento operoso, applicabile alle violazioni fiscali ex art.13 D.Lgs. 472/1997 materialmente si fa pagando la sanzione con F24, codice tributo 8911, indicando quale anno di riferimento quello cui la violazione si riferisce e presentando l’Intrastat.

Esso può essere fatto:

  • entro i 90 gg successivi alla scadenza del termine di presentazione dell’elenco Intrastat: sanzione pari a 1/9 del minimo, ovvero € 55,56 (500/9);
  • entro il termine di presentazione della dichiarazione Iva dell’anno nel corso del quale la violazione è stata commessa: sanzione pari a 1/8 del minimo, ovvero € 62,50 (500/8);
  • entro il termine di presentazione della dichiarazione Iva relativa all’anno successivo a quello nel corso del quale è stata commessa la violazione: sanzione pari a 1/7 del minimo, ovvero € 71,42 (500/7)
  • oltre il termine di presentazione della dichiarazione relativa Iva all’anno successivo a quello nel corso del quale è stata commessa la violazione: sanzione pari a 1/6 del minimo, ovvero € 83,33.

CUMULO GIURIDICO

Si ricorda che in caso di più violazioni può essere applicato quanto disposto ex art. 12 D.Lgs. n. 472/1997 – concorso in violazioni – che dispone l’applicazione della sanzione più grave maggiorata dal 25% al 200%.

VIOLAZIONI E SANZIONI INTRASTAT DATI STATISTICI

Tali sanzioni si applicano ad oggi solo alle imprese che, incluse nello specifico elenco pubblicato dall’Istat, realizzano scambi commerciali con i paesi UE con volumi mensili pari o superiori ad € 750.000 (DPR 19 luglio 2013 – si tratta dei decreti emanati annualmente ex art.7, co.1, D.Lgs. 322/1989)

I dati statistici sanzionabili sono quelli ex art.6 Decreto MEF 22/02/2010. Le sanzioni applicabili nei casi di omissione o inesattezza dei dati statistici negli elenchi INTRASTAT sono disciplinate dagli artt. 7 e 11 D.Lgs. 322/1989, e sono le seguenti:

  • da € 206 a € 2.065 per le persone fisiche
  • da € 516 a € 5.164 per enti e società

Possono essere applicate una sola volta per ogni elenco INTRASTAT mensile inesatto o incompleto, a prescindere dal numero di transazioni mancanti o riportate in modo errato nell’elenco stesso. L’art.34, co.5 DL 41/1995, modificato ex art.25 D.Lgs. 175/2014 ha limitato l’applicabilità delle sanzioni amministrative.

DEFINIZIONE AGEVOLATA

In caso di contestazione, la pendenza può essere definita entro 60 giorni dalla notifica, corrispondendo 1/3 della sanzione richiesta.

VEDI ANCHE:

>>> INTRASTAT: sanzioni 2020 del 20/02/2020

>>> UTILITY PACK INTRASTAT 

PLAFOND: autofattura per splafonamento sempre entro l’anno

Autofattura per splafonamento sempre entro l’anno. L’emissione dell’autofattura elettronica TD21 non sembra possibile successivamente.

Ex art. 8 comma 1 lett. c) DPR 633/1972 sono non imponibili ai fini IVA le cessioni di beni e servizi effettuate verso l’esportatore abituale che si avvale della facoltà di acquistare o importare beni utilizzando il plafond disponibile. Se vengono effettuate operazioni oltre il plafond disponibile (splafonamento), l’esportatore abituale è soggetto a sanzione dal 100% al 200% dell’IVA non applicata, oltre a dover pagare IVA non versata e interessi (art. 7 comma 4 DLgs. 471/1997).

REGOLARIZZARE LO SPLAFONAMENTO

L’esportatore abituale può regolarizzare lo splafonamento in tre modi (v. RM 16/E/2017 ed altri), e facendo anche il ravvedimento operoso:
– metodo 1: chiedere al fornitore una variazione in aumento dell’IVA, ex art. 26 co.1 DPR 633/1972, con pagamento sanzioni e interessi da parte del cessionario o committente, fermo restando il diritto alla detrazione IVA in capo a quest’ultimo (risposta a interpello AdE n. 531/2020).
– metodo 2: l’esportatore abituale emette autofattura con gli estremi identificativi del fornitore, il numero progressivo delle fatture ricevute, l’ammontare eccedente il plafond e la relativa imposta, da versare con modello F24 insieme a sanzioni e interessi;
– metodo 3: l’esportatore abituale emette autofattura come sopra, entro il 31 dicembre dell’anno di splafonamento, da annotare sia nel registro delle vendite che degli acquisti, assolvendo l’IVA in  liquidazione periodica, insieme a sanzioni e interessi.

AUTOFATTURA ENTRO L’ANNO

Nella prassi solo il metodo 3 (autofattura in liquidazione periodica) dovrebbe essere effettuato entro l’anno di splafonamento.

Se invece  si legge la Guida alla fatturazione elettronica via SdI dell’Agenzia Entrate, sembra che, in riferimento a tutte e tre le procedure di cui sopra, nel campo “Data” della sezione “Dati Generali” del file della fattura elettronica “deve essere riportata la data di effettuazione dell’operazione di regolarizzazione, che deve comunque ricadere nell’anno dello splafonamento”. Se così fosse, l’esportatore abituale dovrebbe per forza regolarizzare la propria posizione entro il 31 dicembre dell’anno di splafonamento, per far accettare il file XML della fattura elettronica dal Sistema di Interscambio con il codice tipo documento “TD21”.

In tal modo almeno l’esportatore abituale potrebbe detrarre l’IVA assolta con autofattura entro il termine ultimo possibile per le note di variazione in diminuzione (CM 1/E/2018), cioè il termine di presentazione della dichiarazione IVA relativa all’anno dello splafonamento.

LE UTILITY PER LA GESTIONE DEL PLAFOND

Sezione PLAFOND del sito

Abbiamo pubblicato:

  • PLAFOND IVA 2021 un vademecum per la gestione del Plafond IVA in tutti i suoi aspetti
  • UTILIZZO PLAFOND IVA per l’esportatore abituale, per tenere sotto controllo il plafond disponibile nel caso di utilizzo del plafond IVA fisso (o solare)
  • CONTROLLO PLAFOND IVA FORNITORE per il fornitore, per tenere sotto controllo le cessioni ad esportatori abituali ed evitare splafonamenti