PLAFOND IVA: dichiarazione intento per estrazione da deposito IVA

Dichiarazione d’intento per ogni singola estrazione dal deposito IVA. 

L’Agenzia Entrate, con RM 35/E/2017, ha fornito le istruzioni operative per l’estrazione di beni dal deposito IVA da parte degli esportatori abituali, alla luce delle recenti novità normative e di prassi.

LE ULTIME MODIFICHE

  • a partire dal 01/04/2017 l’art. 4 co. 7 DL 193/2016 ha modificato le disposizioni in materia di depositi fiscali IVA: ex nuovo art. 50-bis comma 6 DL 331/1993 si prevede che l’estrazione di beni dal deposito IVA sia effettuata senza pagamento dell’IVA, qualora sia eseguita da esportatori abituali che si avvalgono della facoltà di cui all’art. 8 co.1 lett. c) e co.2 DPR 633/1972. La dichiarazione d’intento ex art. 1 co. 1 lett. c) DL 746/1983 deve comunque essere trasmessa all’Agenzia Entrate, che rilascia apposita ricevuta telematica.
  • a partire dal 01/03/2017 tale adempimento è stato recentemente modificato con provv. Dir. Agenzia Entrate del 2 dicembre 2016: è stato approvato un nuovo modello di dichiarazione d’intento che si usa appunto da tale data.

La RM 35/E/2017 spiega le modalità di compilazione del nuovo modello, precisando che:

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BANDI INAIL: inserimento domanda fino al 05/06/2017

Fonte: INAIL, Studio Astolfi

Il bando INAIL si compone di 3 fasi:

  • Prima fase: inserimento online della domanda e download del codice identificativo
  • Seconda fase: invio del codice identificativo (click-day)
  • Terza fase: invio della documentazione a completamento della domanda

Prima fase: inserimento online della domanda e download del codice identificativo

Il caricamento online delle domande sul sito dell’INAIL può essere effettuato a partire dal 19 aprile 2017 fino alle ore 18.00 del 5 giugno 2017.

Come sempre, anche quest’anno l’assegnazione fondi avverrà con l’incivile metodo del click day.

Di seguito una serie di link utili all’approfondimento:

INTRASTAT: rinnovo firma con Desktop Dogane

RINNOVO CERTIFICATI DI FIRMA

Probabilmente sotto scadenza molti si staranno imbattendo nel problema del rinnovo dei certificati di firma per l’invio degli Intrastat all’Agenzia Dogane. “Devo inviare l’Intrastat ma mi è scaduta la firma digitale”. “Non funziona più la firma digitale per l’Intra”. Come fare?

In realtà la procedura non è troppo complicata, ma come sempre è cambiata nel tempo e ci sono varie “trappole” da superare. Con questa mini guida si risparmierà un bel po’ di tempo. Se infatti tutte le istruzioni sono presenti sul sito di assistenza online dell’Agenzia Dogane, è anche vero che esse non solo non si trovano troppo facilmente, ma inoltre i link di pagina spesso scadono col risultato che da un giorno all’altro il link alla pagina contenente le istruzioni dà come risultato Errore 404 – pagina non trovata. Chiaramente, per un sito destinato a fornire istruzioni, questo non va bene. Abbiamo provato anche a segnalare la cosa al call center, ma secondo loro è un nostro problema. Ci piacerebbe sapere se invece è un problema riscontrato anche da altri.

PREMESSA: questa guida è valida in caso di certificato di firma attribuito dall’Agenzia Dogane o dall’Agenzia Entrate, per certificati di firma emessi da altro Ente certificatore vanno seguite le regole proprie dell’Ente.

AGGIORNAMENTO AL 20/06/2017

Dal momento che causa malfunzionamento dei link  non è possibile seguire la procedura abbiamo creato noi una GUIDA COMPLETA PASSO PASSO: basta con pagine internet che non funzionano, link che non si aprono, errori di pagina incomprensibili, istruzioni che dovrebbero essere di facile reperimento ma non lo sono, e gente che prende uno stipendio pagato dalla collettività e non si dà la minima pena di far funzionare le cose. Non è possibile rovinarsi la salute per inviare una dichiarazione intrastat.

La GUIDA ripercorre con screenshots e spiegazioni tutti i passi da compiere per rinnovare i certificati di firma digitale dell’Agenzia Dogane, facendo sì che tutta la procedura richieda massimo 30 minuti, senza cercare ogni cosa in seimila link sperando che funzionino e rischiare di sprecare ore di tempo prezioso.

I link dell’Assistenza Dogane vengono comunque citati ma allo stesso tempo si mettono le spiegazioni complete, onde evitare che l’utente non abbia accesso a tutta la spiegazione completa.

La guida è inclusa nell’UTILITY PACK INTRASTAT 

Vedi anche altre utilità sull’argomento INTRASTAT:

TERRITORIALITA’: consulenze legali su acquisto immobili trattamento

Le consulenze legali su acquisto immobili sono:

  • prestazioni generiche per la prassi,
  • prestazioni relative a beni immobili per la normativa UE in alcuni casi

Dal 1° gennaio 2017 è entrato in vigore il Reg. UE 1042/2013, che individua i requisiti necessari affinché una prestazione di servizi possa considerarsi “relativa ad un bene immobile” ai fini IVA.

Ex art. 7-quater, co.1, lett. a) DPR 633/72 (che recepisce l’art. 47 direttiva 2006/112/CE), le prestazioni di servizi relativi a beni immobili si intendono effettuate, ai fini IVA, nel luogo in cui si trova l’immobile (senza che assuma rilievo il luogo di stabilimento del committente).

Ex art. 31-bis Reg. UE 282/2011, valido dal 1° gennaio 2017, sono “relative a beni immobili” soltanto le prestazioni che presentano un nesso sufficientemente diretto con tali beni (così come definiti dall’art. 13-ter del medesimo regolamento), cioè quando:

  • il bene è un elemento costitutivo del servizio ed è essenziale e indispensabile per la sua prestazione;
  • il servizio ha ad oggetto l’alterazione fisica o giuridica del bene.

La CM 37/E/2011 aveva chiarito che sono da ricomprendersi fra i servizi soggetti alla disciplina ex art. 7-quater DPR 633/72 le prestazioni rese da ingegneri, architetti o altri soggetti abilitati, relative alla progettazione alla direzione di lavori immobiliari, al collaudo di un immobile o alla progettazione di interni e arredamenti.

Esempi di operazione relativa a un bene immobile, ex art. 7-quater DPR 633/72

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