INTRA UE: dichiarazione IVA UE semplificata addio

La Commissione UE ha annunciato l’abbandono del piano di introduzione di una dichiarazione IVA UE standard (EU VAT Return) per i 28 Stati membri.

La dichiarazione IVA UE semplificata era stata proposta dalla Commissione UE ad ottobre 2013 per aiutare le aziende riducendo loro gli oneri burocratici, e unificando le differenti metodologie di informazione e di calcolo in tutta la UE, oltre che a facilitare una maggiore compliance nel rispetto degli obblighi IVA e un aumento delle entrate. La proposta era di avere solo 5 singole caselle da completare, e che si potessero aggiungere ulteriori 26 caselle supplementari. Le dichiarazioni avrebbero dovuto avere una scadenza unica per tutta la UE, mensile (o trimestrale per le microimprese). Il nuovo regime doveva essere introdotto a partire dal 2017.

Ad oggi, gli obblighi di informazione variano enormemente tra gli Stati membri: si va da un minimo di solo 4 voci per l’Irlanda, ad un massimo di 586 voci per l’Italia (siamo sempre i campioni assoluti nella burocrazia fine a sè stessa , basti pensare che al massimo altri Stati UE arrivano a 100 voci).

La Commissione UE ha ora annunciato nel suo programma di lavoro 2016 che il piano ha ottenuto poco sostegno in occasione del Consiglio UE, comprese le richieste eccessive di compromessi. Pertanto si è deciso di abbandonare il proposito in favore di altre proposte di semplificazione IVA, tra cui il regime di esenzione per le importazioni di modico valore e l’introduzione del MOSS per le merci.

UTILITY & DOWNLOADS: inserita sezione INCOTERMS®

Nella sezione UTILITY & DOWNLOADS del sito è stata inserita la nuova sezione INCOTERMS®.

Tale sezione contiene la tavola degli Incoterms® 2010, che è quella attualmente in vigore (è in vigore dal 1° gennaio 2011). E’ inclusa anche una tabella per la ripartizione dei costi tra venditore (seller) e compratore (buyer).

Gli Incoterms®  (abbreviazione di International Commercial Terms) sono termini predefiniti e codificati, pubblicati dalla International Chamber of Commerce (ICC) usati per definire i termini , le responsabilità, le spese e i rischi collegati alla consegna della merce nei contratti di compravendita internazionale.

Gli Incoterms® 2010 sono solo l’ultimo set di regole emesse dalla ICC che aggiornano, completano e sostituiscono un elenco esaustivo di tutte le precedenti pubblicazioni.

La ICC ha inoltre specificato quanto segue:

  • Incoterms è una dicitura registrata;
  • può essere usata solo al plurale;
  • può essere usata solo con la I maiuscola;
  • sono Incoterms solo gli 11 elementi depositati.

Termini utilizzabili per ogni modalità di trasporto: EXW, FCA, CPT, CIP, DAT, DAP, DDP.
Termini adatti al solo trasporto marittimo: FAS, FOB, CFR, CIF.

La sezione contiene inoltre la tavola degli Incoterms® 2000,  in vigore fino al 31 dicembre 2010.

INTRASTAT: Intrastat servizi resi per operatori regime forfetario e minimi

Il regime forfetario agevolato ex art.1 co. da 54 a 89 L. Finanziaria 2015 (regime talmente agevolato che non l’ha scelto quasi nessuno, e che quest’anno stanno riformando, naturalmente facendo attenzione a “incasinare” – pur di incassare due spicci di più – anche il vecchio regime dei minimi ex DL 98/2011 con il quale intendono accorparlo) prevede a livello Intrastat i seguenti assunti:

  • acquisti intra UE di beni:
    • fino a 10.000 € annui, si considerano operazioni interne,  no Intrastat
    • oltre 10.000 € annui, si considerano acquisti intracomunitari e gli operatori regime forfetario devono presentare Intrastat
  • cessioni intra UE di beni: si considerano sempre operazioni interne, no Intrastat

Ex art. 1, co. 58, lett. d) ed anche dalla relazione illustrativa alla legge ai fini Iva i contribuenti forfetari applicano alle prestazioni di servizi rese o ricevute da soggetti non residenti gli artt. 7-ter e seguenti del Dpr 633/72.

  • acquisti intra UE di servizi: si considerano servizi ricevuti intracomunitari e gli operatori regime forfetario devono presentare l’Intrastat servizi ricevuti
  • cessioni intra UE di servizi: si considerano servizi resi intracomunitari e gli operatori regime forfetario devono presentare l’Intrastat servizi resi.

Per quanto riguarda in particolare i servizi intra UE resi, si noti la differenza tra operatori regime forfetario (obbligati all’Intra servizi resi)  e contribuenti minimi (non obbligati all’Intra servizi resi).

Peccato che, dopo la RM 75/E/2015, può darsi che l’Intrastat servizi resi riguardi anche i contribuenti minimi. Perchè?

Anche se non lo si dice espressamente, si dice però nella RM 75/E/2015 che secondo l’Agenzia, le richiamate regole di territorialità delle prestazioni di servizi ex artt. 7-ter e seguenti sono applicabili anche per i contribuenti (vecchi) minimi, in quanto i regimi in questione sono di fatto accomunati dalle stese regole e semplificazioni contabili, con ciò dovendosi ritenere in parte superata la CM 36/E/2010. Si ritiene quindi che i contribuenti minimi siano obbligati a presentare l’Intrastat per i servizi generici ex art. 7-ter DPR 633/1972 resi a soggetti passivi di altro Stato UE, questo poichè  nella RM viene sancito l’obbligo di applicare le ordinarie regole.

Ricapitolando:

  • un regime che hanno scelto in pochissimi perchè di fatto NON è vantaggioso,
  • che comporta qualche adempimento in più,
  • e che ha riflessi negativi anche sul vecchio regime dei minimi ex DL 98/2011

Ecco un esempio in piccolo di cosa succede a fare le cose per fare cassa a tutti i costi.

INTRASTAT: Utility Tabella CPA Codici Servizi Intrastat

Nell’approssimarsi della scadenza INTRASTAT del 26 ottobre abbiamo pubblicato una nuova utility gratuita per la ricerca dei codici servizi INTRASTAT , che gli operatori economici devono inserire nei formulari Intra 1-Quater, Intra 1-Quinquies (servizi resi), Intra 2-Quater, Intra-2 Quinquies (servizi ricevuti). Si ricorda che i codici servizi non sono interessati dalle semplificazioni intervenute nei modelli Intrastat servizi (per saperne di più ecco il link all’articolo) con la determinazione Agenzia Dogane 18978 del 19/02/2015.

In cosa consiste l’utility?

Si tratta di un .pdf ricercabile, che permette l’utilizzo della funzione “trova” per una rapida ricerca del codice servizio più appropriato. Utile per la compilazione degli Intrastat servizi.

Per scaricare gratis il prodotto clicca su questo link.

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Per approfondire il tema dei servizi INTRASTAT si rimanda alla normativa e prassi di riferimento, che può essere reperita nella sezione Utility & Downloads di questo sito, alla sezione Operazioni Internazionali, sottosezione Intrastat

Per una trattazione completa delle tematiche INTRASTAT e le operazioni con l’estero in generale, si segnala inoltre l’E-BOOK OPERAZIONI INTERNAZIONALI 1.09