La Corte di Giustizia UE (causa C-24/15 del 06/04/2016) ha stabilito che è valida la cessione intra UE di beni anche se in forma errata: l’inosservanza delle formalità di legge, in assenza di comportamenti fraudolenti, e qualora sia accertata la sussistenza dei presupposti sostanziali, non pregiudica il riconoscimento dell’esenzione IVA.