La TAXUD ha pubblicato l`aggiornamento, al 1° gennaio 2012, delle aliquote IVA applicate dagli Stati membri UE.
>>>> Scarica l’aggiornamento delle aliquote IVA al 1° gennaio 2012
Si tratta di otto capitoli che descrivono tutte le tipologie di aliquote IVA applicate negli Stati membri UE e dell’eurozona: aliquote standard, ridotte, zero-rate con relative suddivisioni di tipo geografico e affinità tra singoli Stati che applicano analoghe aliquote ordinarie e ridotte . Anche per la nuova edizione 2012 il documento reca, a fronte delle singole tabelle, una analisi dell’evoluzione delle aliquote IVA negli ultimi anni, oltre che delle ultime novità introdotte nella legislazione tributaria dei singoli Stati che applicano l’IVA nei rapporti commerciali.
Le aliquote ordinarie
Vince la classifica (si fa per dire … chiedetelo ai poveri cittadini di quel paese) la nuova aliquota ordinaria in vigore in Ungheria dal 1° gennaio 2012, il 27% (!), ancora peggio del 25% già deciso nel 2009, che colloca l’Ungheria in cima alla classifica degli Stati UE. Rispettivamente al secondo e al terzo posto vi sono Svezia e Danimarca (25%) e Romania (24%). Poi con aliquota IVA ordinaria al 23% vi sono Grecia, Irlanda, Polonia, Portogallo e Finlandia; a seguire la Lettonia al 22% seguita da Italia, Lituania e Belgio, al 21%. Entro il limite del 20%, Bulgaria, Repubblica ceca, Estonia, Austria, Slovenia, Slovacchia e Regno Unito. Sotto vi sono Francia al 19,6 %, Germania e Paesi Bassi al 19%, Spagna e Malta con il 18%, ed infine, Cipro e Lussemburgo al 15%.
I dettagli per ogni categoria
L’aggiornamento tiene conto di tutte le modifiche che, nel rispetto della normativa comunitaria, gli Stati appartenenti alla UE e all’Unione economico-monetaria hanno apportato nei rispettivi ordinamenti con riferimenti dettagliati per ogni singola categoria di bene e servizio. Intanto in Europa, come oltreoceano, si discute sull’opportunità di trasferire la tassazione dal reddito ai consumi nell’ambito di una generale riforma fiscale.